Sbatterci la testa.

Non importa tutto quello che le persone intorno a te dicano o consiglino, accettare tocca solamente alla tua testa. 
E se siete come me, lei cercherà sempre di opporsi.

Probabilmente nello stupido tentativo di dimostrarmi ancora qualcosa, ho fatto un - ultimo? - passo avanti verso una persona che nella mia di testa è ancora troppo idealizzata e legata ad un passato che ormai è tale, rimanendone anche delusa. Sono una di quelle ragazze che si lascia travolgere da certi sentimenti, che li accoglie e elabora a fatica e che spesso li deve lasciar andare, esprimerli per tornare a respirare. 

Quindi eccomi qui, qualche giorno dopo aver avuto la conferma di essere l'unica tra i due a vivere di ricordi, sdraiata nel mio letto a cercare di capire se le mie lacrime vogliano davvero uscire. E' questo che si prova quando si capisce che forse le cose non dovevano davvero andare diversamente? Che forse per me è stato meglio così?

Io sto andando avanti molto lentamente e mentre le novità si avvicinano sempre di più, la rassegnazione rimane, cercando di scavalcare tutto il resto. E i ricordi, quelli ovviamente sono sempre lì, pronti all'attacco nei momenti di debolezza.

Ho vent'anni e l'incapacità di gestire le mie emozioni mi fa sentire una bambina. 
A volte non so regolarmi, mi lascio sopraffare, rovinandomi momenti sereni a causa di stupidi pensieri. Sono fortunata ad avere degli amici che mi supportano anche quando mi comporto così, ma mi odio per metterli in queste situazioni.

Ho vent'anni e, quando mi guardo allo specchio, non mi piaccio.
Penso che sia normale e comune a molte ragazze avere delle insicurezze, io per prima le ho sempre avute. Eppure adesso le sento amplificate a mille, non c'è niente di me che mi piaccia, né fisicamente né caratterialmente. Quasi come a riconfermarmi che se Vittorio non mi vuole è colpa mia, del mio aspetto e del mio carattere. Colpa del mio naso, dei miei capelli, della maggior parte dei miei vestiti che adesso mi sono troppo larghi oppure colpa della mia parlantina e della mia intolleranza. 

Nel profondo so che non è così, anzi sono proprio io la prima a ricordare a me stessa quanto valgo e che devo essere apprezzata sia per i pregi che per i difetti che mi compongono, tuttavia sappiamo quanti brutti scherzi può fare la testa.

Ho vent'anni e vorrei scappare da tutto questo, almeno per un po'.

Commenti